CostumiI costumi femminili si rifanno agli abiti ottocenteschi in uso nella Valle Seriana, specialmente nella località di Parre, descritti e ritratti negli antichi documenti dello storico bergamasco Antonio Tiraboschi. L'abito è costituito da una gonna ampia di cotone in fantasia variabile e colori differenti, spesso sovrastata da un grembiule; un corpetto caratteristico a doppia allacciatura sul fianco con nastro multicolore; camicetta bianca bordata di pizzo. Sul capo un fazzoletto colorato che in occasioni e spettacoli particolari viene sostituito da un copricapo di cotone bianco, detto "panèt" (tale elemento non manca nelle ricorrenze religiose ed è indossato ripiegato diagonalmente in maniera tipica ed originale). Nei periodi invernali il costume si integra con uno scialle di lana di diversi colori. Completano l'abito zoccoletti in legno e cesto in vimini. |
I costumi maschili sono quelli tipici del pastore bergamasco, anch'essi ritratti dal Tiraboschi, con elementi della maschera del Gioppino. L'abito comprende il tradizionale cappello bordato, il panciotto in velluto, il calzone al ginocchio, calze lunghe di colore bianco o a righe rosse/bianche. Nei periodi invernali il costume si integra con una giacca in panno o il "tabàr", caratteristico mantello a ruota in panno pesante usato per proteggersi dal freddo e molto diffuso nei dei luoghi rurali e nebbiosi come quelli della campagna bergamasca, ripreso anche nei film del regista bergamasco Ermanno Olmi. Completano l'abito alcuni accessori come il bastone da pastore e un ombrellone multicolore. |
Talvolta alcuni elementi del gruppo si cambiano d'ambito per meglio rappresentare i personaggi descritti nella vicenda. Ad esempio Carolina (la cameriera di montagna), il venditore di castagne (biligòcc e boröle), Gioppino la maschera di Zanica nella bergamasca , Pacì Paciana il brigante della Val Brembana, la magliaia, la bimba, il legnaiolo, i lavoratori della miniera, i contadini delle valli, tutte figure della tradizione.
L'abito di Arlecchino, maschera simbolo di Bergamo e le cui origini vengono fatte risalire a Oneta in Val Brembana, è quello tradizionale descritto nelle opere della Commedia dell'Arte di Carlo Goldoni (vedi sezione cultura).
Alcune foto dei nostri costumi
Gli abiti estivi |
I contadini delle valli |
La maschera di Arlecchino |
La maschera del Gioppino |
I costumi dei bambini |
Particolare del costume femminile |
Il brigante Paci Paciana |
Panèt, particoalre del costume femminile |
Maschera di Margì |
Costumi maschili con oggetti caratteristici |